Nucetto. A fine 2011, per iniziativa locale, a Nucetto è stato inaugurato un piccolo Museo della ferrovia Ceva-Ormea, aperto su richiesta e posto nei locali del magazzino merci. Due pali ricollocati sul binario del magazzino ricordano i tempi dell'elettrificazione trifase. |
Bagnasco. Tradizionale cartello blu degli anni '80 nella successiva stazione della Ceva-Ormea. Il fabbricato è al momento in stato di abbandono. |
Garessio. A Garessio era stato conservato il binario di incrocio (nascosto dalla vegetazione sulla destra e peraltro mai utilizzato in servizio regolare). Nel fabbricato di stazione trova posto un bar-ristorante. |
Cuneo Gesso. La stazione originale della città di Cuneo, situata lungo l'argine del torrente Gesso, aveva perso importanza con l'apertura dell'attuale impianto sull'Altipiano (1937). A Cuneo Gesso hanno continuato a transitare i treni della linea Cuneo-Mondovì, lunga 30 km, fino alla sua chiusura nel giugno 2012. Oggi il grande fabbricato ospita soltanto un bar, ma ha gli interni d'epoca ancora integri, utilizzati sporadicamente (ad esempio in occasione dei raduni degli Alpini). |
Dronero. Era la stazione terminale di una breve linea diramata, lunga 12 km, che si staccava a Busca dalla Cuneo-Saluzzo. Sulla Busca-Dronero il servizio viaggiatori è cessato nel 1966, quello merci si è protratto sempre più sporadicamente fino al 1982. Il fabbricato giace in stato di abbandono ma sostanzialmente integro. |
Dronero. Vista lato città, comprensiva di Tipomobile . |
Dronero. La singolarità della Busca-Dronero è di essere ancora oggi totalmente armata, con la sola eccezione dello scambio di diramazione a Busca. Mentre in linea il binario è inevitabilmente sommerso dalla vegetazione, in stazione a Dronero il prato è stato totalmente rasato e sui binari si effettuano periodicamente brevi corse di draisine a pedali: un modo intelligente per mantenere almeno un ricordo concreto della ferrovia. Tra l'altro l'armamento è esso stesso una specie di "fossile vivente", dal momento che altrove è ben difficile trovare ancora in opera scambi di questa foggia, con una singolare struttura delle controrotaie, verosimilmente risalenti agli anni '50. |
Dronero. |
Costigliole Saluzzo. La linea Savigliano-Saluzzo-Cuneo, di 48 km, rientra tra le chiusure del giugno 2012. Qui sopravvive però almeno il traffico merci, alimentato principalmente dalle cartiere di Verzuolo. Il fabbricato di Costigliole presenta sia la classica iscrizione a lettere singole in terracotta blu, sia il più piccolo cartello in fusione metallica e ferro smaltato. |
Costigliole Saluzzo. Il magazzino merci, di là del classico cancello a losanghe metalliche. Il prato rasato evita un triste senso di abbandono. |
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