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Formaggio di Fossa di Talamello (o Ambra di Talamello)

SPECIALITÀ

ORIGINE:
Marche
ZONA PRODUZIONE:
provincia di Pesaro.

ABBINAMENTO:

ottimo da gustare con il pane alle noci, si abbina a vini dotati di un buon corredo zuccherino che bene armonizzano con le note più pungenti del formaggio.

La particolarità del Formaggio di Fossa di Talamello – ottenuto da latte ovino o vaccino, o da entrambi miscelati – risiede non tanto nella tecnica produttiva quanto nella particolarità dell’ambiente di stagionatura. Nel mese di agosto il formaggio è chiuso in sacchi e calato in cavità scavate nel terreno tufaceo e foderate di paglia. In queste fosse, simili a quelle di Sogliano al Rubicone (in Romagna) ma più piccole, il formaggio stagiona per circa 3 mesi fino ad autunno inoltrato. Questo metodo di stagionatura conferisce consistenza e sapore particolari al formaggio. Le forme, dall’aspetto cilindrico ma piuttosto deformate, possono pesare fino a 1 chilogrammo; hanno crosta ricoperta di muffe verdi, giallastre e chiare; la pasta è fondente, morbida, con possibili fessurazioni colanti di grasso; l’odore è ricco di aromi, tra cui si riconoscono ricordi di sottobosco, di funghi, talvolta di tartufo; il sapore, inizialmente delicato, diventa piccante con fondo amaro. Il Formaggio di Fossa di Talamello è in genere meno amaro e meno piccante di quello di Sogliano.



In cucina


Da gustarsi con pane alle noci o patate americane bollite, si può servire come contorno agli gnocchi di zucca. Da provare anche con insalate e fave novelle bollite o crude.

 
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DIZIONARIO

Marche

Baebòn, barbuncèl, rosciolu, rusciòl

Sono i tanti nomi con cui si indica la triglia; gli ultimi due si riferiscono a quella di fango, che può essere ottima in relazione a ciò di cui si nutre.

Balleri

Si tratta di frutti di mare, di colore grigio, tipici dei fondali rocciosi calcarei e simili ai datteri marini; con essi si ottiene un gustoso condimento per la pasta.

Brodetto

È una zuppa di pesce, tipica dell’Adriatico, preparata con più varianti lungo tutta la costa marchigiana in cui rientrano diverse specie ittiche: piccoli pesci interi, pesci di grande dimensione affettati grossolanamente, oltre che molluschi e crostacei, il tutto cotto in un intingolo ricco di aromi.

Chichiripieno

Focaccia prodotta a Offida utilizzando una pasta sottile, simile a quella di pane, farcita in genere con tonno, capperi, peperoni, e poi cotta in forno.

Ciaciuni

Preparazione che ha qualche analogia con le sebadas sarde – tortelli farciti di formaggio inacidito, fritti e serviti con miele di corbezzolo.

Ciarimboli

È una ricetta della tradizione contadina preparata con budella di maiale, mondate, salate, pepate e lasciate stagionare, quindi cucinate alla griglia.

Ciauscolo o ciavuscolo

Salame morbido e spalmabile, diffuso nel Maceratese e nell’Ascolano, caratterizzato dalla presenza nell’impasto di lardo macinato finissimo.

Crostoli

Simile a quella romagnola per aspetto e cottura (su testo o piastra), la piadina marchigiana differisce per l’impasto; viene farcita con salumi o formaggi.

Frustignolo o frustingu

Da “frusto”, povero; conosciuta anche con altri nomi, è una torta natalizia della tradizione preparata con farina e frutta secca, specie fichi e mandorle.

Garagoli

Lumache di mare (torrette o torricelle) dal guscio allungato, preparate anche “in porchetta”, ossia con finocchio selvatico, aglio e altri aromi.

Potacchio

È una tradizionale cottura in casseruola con aromi e peperoncino, con cui si preparano sia pesci sia carni bianche, solitamente il coniglio.

Scroccafusi

Piccole sfere dolci preparate per Carnevale con farina, uova, zucchero e altri ingredienti; dopo averle bollite e asciugate, vengono fritte o cucinate al forno.

Se li gjorni de la merla voli passà, pane, pulenta, porcu e focu a volontà

“Se vuoi trascorrere al meglio i giorni della merla, non farti mancare pane, polenta, carne di maiale e un buon camino per riscaldarti”.

Vincisgrassi

Si tratta del piatto più rappresentativo della cucina marchigiana; simile alle lasagne bolognesi, si differenzia per la pasta, che comprende anche la farina di grano duro, per il ragù di fegatini (o altre rigaglie) e talvolta per il tartufo.

Decorare la tavola

DECORARE LA TAVOLA

Idee creative e originali per dare quel tocco in più