Magrè sulla Strada del Vino/Margreid an der Weinstraße – Bassa Atesina – estate e inverno 2020 e primavera 2022

Magrè sulla Strada del Vino/Margreid an der Weinstraße si trova in Bassa Atesina/Unterland ed è insieme a Cortina sulla Strada del Vino/Kurtinig an der Weinstraße uno dei due paesi più meridionali della cosiddetta Strada del Vino/Weinstraße che raggruppa i comuni da Cortina ad Appiano/Eppan, accomunati dalla notevole presenza di zone adibite a vigneto che, insieme ai meleti, rappresentano, unitamente al turismo, una delle voci più importanti dell’economia della zona.

Magrè sulla Strada del Vino, il cui comune conta più di 1200 abitanti, si sviluppa in Bassa Atesina sotto le pareti di Favogna ove si trovano anche il paese di Favogna/Fennberg e l’omonimo Lago di Favogna/Fenner See.

Il paese di Favogna può essere raggiunto da Magrè sia su strada che sentiero che lungo l’impegnativa via ferrata Favogna che porta, con lungo percorso, all’altopiano di Favogna tornando poi a Magrè su mulattiera (QUI la “pillola” sulla ferrata Favogna).

Il paese di Magrè sulla Strada del Vino si sviluppa, invece, intorno alla chiesa parrocchiale di Santa Gertrude edificata in stile gotico intorno all’anno 1620; nel paese si trovano anche la caratteristica cappella dedicata alla Madonna e alcuni vicoli e palazzi caratteristici che danno sul torrente del borgo.

Come gli altri paesi della Strada del Vino Magrè ospita varie cantine ed eventi dedicati al vino ed alla vendemmia; la promozione turistica degli eventi e del turismo del borgo è spesso progettata insieme ai vicini comuni di Cortina sulla Strada del Vino/Kurtinig an der Weinstraße e Cortaccia sulla Strada del Vino/ Kurtatsch an der Weinstraße (QUI la “pillola” sul paese di Cortina e QUI quella sul paese di Cortaccia).

Chiesa parrocchiale

Campanile della chiesa parrocchiale

Piccola cappella dedicata alla Madonna

Tra i vicoli del paese

Municipio di Magrè

Cantina di Magrè

Cartelli escursionistici in centro a Magrè

Vigneti nei dintorni di Magrè con vista sulle alture di Favogna

Altopiano di Favogna

Ferrata Favogna

Magrè vista dalla mulattiera verso Favogna

Magrè ed i suoi vigneti e meleti in inverno dopo una nevicata

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Cortina sulla Strada del Vino/Kurtinig an der Weinstraße – Bassa Atesina – diverse stagioni 2020, 2023 e 2024

Cortina sulla Strada del Vino/Kurtinig an der Weinstraße si trova in Bassa Atesina/Unterland ed è il paese più meridionale della cosiddetta Strada del Vino/Weinstraße che raggruppa i comuni da Cortina ad Appiano/Eppan, accomunati dalla notevole presenza di zone adibite a vigneto che, insieme ai meleti, rappresentano, unitamente al turismo, una delle voci più importanti dell’economia della zona.

Cortina sulla Strada del Vino è un piccolo comune molto solatio di poco più di 600 abitanti, adagiato tra le coltivazioni, che si sviluppa intorno alla chiesa parrocchiale eretta nel 15° secolo in stile gotico e dedicata a San Martino; la chiesa ospita statue e quadri pregevoli anche se il punto di interesse maggiore è dato dalle sue campane dell’anno 1449 che sono tra le più antiche del’Alto Adige/Südtirol.

Come gli altri paesi della Strada del Vino, Cortina ospita varie cantine ed eventi dedicati al vino ed alla vendemmia; la promozione turistica degli eventi e del turismo del borgo è spesso progettata insieme ai vicini comuni di Magrè sulla Strada del Vino/Margreid an der Weinstraße e Cortaccia sulla Strada del Vino/ Kurtatsch an der Weinstraße (QUI la “pillola” sul paese di Magrè e QUI quella sul paese di Cortaccia).

Nella piazza principale e tra i vicoli di Cortina

Chiesa parrocchiale

Vigneti nei dintorni del paese

Meleti nei dintorni di Cortina

Tabella dell’area Cortaccia-Magrè-Cortina

Cortina e le coltivazioni circostanti viste dall’alto

Cortina ed i suoi meleti e vigneti in inverno dopo una nevicata

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Laives/Leifers – Bassa Atesina – estate 2019 e primavera 2021

Laives/Leifers è situato in Bassa Atesina/Unterland a 10 chilometri a sud di Bolzano/Bozen e a poco più di 200 metri di quota in una zona circondata da vigneti a ridosso dei monti boscosi che cingono la Bassa Atesina formata dal fiume Adige/Etsch (QUI la “pillola” sulla città di Bolzano).

Il comune di Laives conta ben 18000 abitanti circa divisi tra le frazioni Pineta/Steinmannwald, San Giacomo/Sankt Jakob, La Costa/Seit ed il centro abitato di Laives; la maggioranza della popolazione della cittadina è di madrelingua italiana e l’arrivo negli ultimi decenni di molti nuovi abitanti ha fatto crescere notevolmente la popolazione del paese, rendendo Laives il quarto comune più popoloso del Sudtirolo.

La cittadina di Laives si sviluppa intorno alla chiesa parrocchiale dedicata a Sant’Antonio Abate e a San Nicolò ed è formata da una struttura del 1850, affiancata ad un moderno nuovo corpo architettonico; davanti alla chiesa si trova, inoltre, un esemplare di acero americano con più di cento anni di vita; molto frequentato è anche il parco cittadino con ampie aree verdi per lo svago.

Dal paese di Laives è possibile intraprendere anche diverse escursioni sia più impegnative, come quelle che conducono a Nova Ponente/Deutschnofen ed al Santuario di Pietralba/Wallfahrtskirche Maria Weissenstein, sia familiari, come quella che conduce all’antica chiesetta di San Pietro/Peterkofele posta in posizione dominante sulla cittadina di Laives.

Vista sul Laives dall’alto dalla chiesetta di San Pietro

Chiesa parrocchiale

Acero americano centenario

Parco di Laives

Meleti della Bassa Atesina e monti intorno a Laives

Indicazioni escursionistiche

Chiesetta di San Pietro vista da Laives

Salendo alla Chiesetta di San Pietro

Chiesetta di San Pietro

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Egna/Neumarkt – Bassa Atesina – diverse stagioni 2020, 2022 e 2024

Il paese di Egna/Neumarkt è situato in Bassa Atesina/Unterland a poco più di 200 metri di quota, lungo il corso del fiume Adige/Etsch, in zona di fondovalle ricca di vigneti e meleti circondata da montagne con versanti boscosi, intervallati da pareti rocciose, che rappresentano il paesaggio tipico della zona.

Il comune di Egna, con le sue frazioni di Laghetti/Laag, Mazzon/Mazon e Villa/Vill, conta più di 5000 abitanti ed è inserito tra i borghi più belli d’Italia grazie alla bellezza del suo antico centro storico.

Il borgo si sviluppa attorno alla chiesa parrocchiale dedicata a San Nicolò, edificata su base romanica nel 1200 circa ed ampliata più volte nei secoli successivi in stile gotico e barocco fino ad arrivare alla forma attuale (QUI la “pillola” sulla Chiesa Parrocchiale di San Nicolò)

Il centro storico di Egna ospita anche molti altri edifici antichi e portici tipici che donano al centro storico del paese un aspetto molto caratteristico.

Sono, appunto, i portici lunghi 500 metri a caratterizzare particolarmente l’antica città-mercato di Egna; infatti, le abitazioni allineate lungo l’antica strada del mercato sono dotate di facciate con portici, con arcate con volte a tutto sesto e ad arco acuto, sotto i quali si svolgevano, e si svolgono tuttora, le attività commerciali e sociali.

Tra i portici del centro abitato si trovano anche il Museo di cultura popolare, con reperti della vita che fu nei secoli scorsi, e la casa dove passò la notte l’indipendentista tirolese Andreas Hofer prima di essere portato a Mantova dai soldati napoleonici per essere fucilato.

Anche i dintorni di Egna offrono numerosissimi punti di interesse; nella frazione di Laghetti, ad esempio, è posto l’antico convento di San Floriano/Klösterle St. Florian costruito in stile romanico nel 13° secolo come ospizio per pellegrini.

Il convento è anche punto di partenza del Sentiero del Dürer che si sviluppa tra Alto Adige/Südtirol e Trentino e presenta un percorso tra vigneti, boschi e aziende agricole; il sentiero è dedicato all’artista rinascimentale Albrecht Dürer che percorse questi luoghi durante il suo viaggio in Italia (QUI la “pillola” sul sentiero del Dürer e i vigneti e cantine di Salorno).

Egna si trova vicino anche al confinante paese di Ora da cui partono numerosi sentieri verso le rovine di Castelfeder (QUI la “pillola” sul paese di Ora).
La collina di Castelfeder, che ospita le antiche rovine del castello, è comunque raggiungibile, con più strada, anche dal borgo di Egna (QUI la “pillola” correlata a Castelfeder).

Egna e la Bassa Atesina viste dall’alto dalla collina di Castelfeder

Chiesa parrocchiale

Nei vicoli del centro storico

Indicazioni turistiche

Casa dove passò la notte Andreas Hofer

Museo di cultura popolare

Convento San Floriano ©L. dal Gesso

Meleti nei dintorni di Egna con vista sulla Mendola

Castelfeder

Per maggiori informazioni su alloggi, eventi ed iniziative contattare l’azienda turistica locale

Società cooperativa turistica Castelfeder sulla Strada del Vino

Piazza Principale 5 – 39040 – Ora (BZ)

Tel. +39 0471/810231 – E-mail: info@castelfeder.info – Sito: www.castelfeder.info

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Salorno/Salurn – Bassa Atesina – estate 2020 e primavera 2023

Salorno/Salurn è il paese situato più a meridione dell’Alto Adige/Südtirol, si trova, infatti, a poco più di 200 metri di quota, a pochi chilometri dalla Chiusa di Salorno, dove la valle formata dal fiume Adige si restringe e dove è posto il confine con il Trentino.

Il comune di Salorno, con le sue frazioni di Cauria/Gfrill e Pochi/Buchholz, conta poco meno di 4000 abitanti ed è un paese abitato in maggioranza da abitanti di madrelingua italiana; il borgo si sviluppa attorno alla piazza principale dove si trovano la chiesa parrocchiale edificata in stile romanico nel 1640 circa e dedicata a Sant’Andrea, il municipio, il monumento ai Caduti di guerra e, a breve distanza, il Palazzo della Signoria e la chiesetta di Santa Maria Lauretana, edificata nel 1700.

Uno dei principali punti di interesse della zona è il Castello di Salorno/Haderburg, posto sullo sperone roccioso che domina il paese e la Chiusa di Salorno; il castello, raggiungibile dal paese in 20 minuti circa di cammino lungo il Sentiero delle Visioni/Visionen Weg, vanta una storia molto antica e prestigiosa con visite illustri.

La rocca è ancora oggi in gran parte visitabile (è bene informarsi sui periodi di apertura) ed ospita un posto di ristoro con atmosfera cavalleresca e propone, inoltre, un calendario di manifestazioni in stile medievale (QUI la “pillola” collegata al Castello di Salorno).

L’area di Salorno ed i suoi pendii circostanti comprendenti la frazione di Pochi sono anche molto noti per la presenza di estesi vigneti di Pinot Bianco di cui, nella zona di Salorno, si trova la maggior area coltivata d’Italia.

Proprio tra i vigneti e i boschi tra Salorno, Pochi ed Egna/Neumarkt si sviluppa anche la parte sudtirolese del Sentiero del Dürer dedicato all’artista rinascimentale Albrecht Dürer che percorse questi luoghi durante il suo viaggio in Italia (QUI la “pillola” sul sentiero del Dürer e i vigneti e cantine di Salorno).

A breve distanza dal Sentiero del Dürer e dalla frazione di Pochi, è situato anche il giardino delle sculture che ospita numerose sculture di arte moderna dell’artista Sieglinde Tatz Bongorno, nativa di Appiano sulla Strada del Vino/ Eppan an der Weinstraße.

Inoltre, il borgo di Salorno è posto lungo il percorso ciclabile Strada del Vino Sud/Weinstraße Sud che, con un percorso di circa 40 chilometri di lunghezza, permette di scoprire molte delle bellezze paesaggistiche e dei paesi della Bassa Atesina (QUI la “pillola” sul percorso ciclabile Strada del Vino Sud).

Chiesa parrocchiale sita nella piazza centrale di Salorno

Palazzo della Signoria

Vista da Salorno sui monti circostanti

Chiesetta di Santa Maria Lauretana

Vista su Salorno e la Chiusa di Salorno

Il Castello di Salorno visto dal paese

Lungo il Sentiero delle Visioni che conduce da Salorno al castello

Castello di Salorno

Panorami dalla zona sommitale del Castello di Salorno

Al ristorante del castello

Vigneti di Pinot bianco sui pendii prospicenti Salorno

Frazione di Pochi di Salorno

Una delle opere nel Giardino delle Sculture

Lungo il Sentiero del Dürer

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Ora/Auer – Bassa Atesina – diverse stagioni 2020, 2022 e 2024

In posizione centrale nella Bassa Atesina/Unterland si trovano alcuni importanti paesi posti tra il corso del fiume Adige/Etsch e i vigneti e frutteti tipici della Valle dell’Adige; tra questi troviamo il borgo di Ora/Auer che conta quasi 4000 abitanti ed è patria del vino autoctono Lagrein.

Il paese è posto, non lontano dal noto borgo di Egna/Neumarkt, sulla sinistra orografica dell’Adige ed è punto di partenza della nota strada statale delle Dolomiti che conduce ai soprastanti paese di Montagna/Montan ed Aldino/Aldein, al Parco Naturale del Monte Corno/Trudner Horn e, tramite il Passo San Lugano, alla trentina Val di Fiemme (QUI la “pillola” sul paese di Montagna, QUI quella sull’abitato di Aldino, QUI la “pillola” sul borgo di Egna e QUI quella sul Parco Naturale Monte Corno).

Ora presenta un tranquillo centro cittadino in stile caratterizzato da antiche mura, dal centro si raggiungono in breve la Chiesa di Santa Maria e il maniero Happacherhof, sede oggi di una scuola agraria; rilevanti sono anche l’antica chiesa di San Pietro e la Cascata del Rio Nero.

Da Ora partono anche diversi sentieri escursionistici nei boschi circostanti che permettono di raggiungere, ad esempio, le rovine di Castelfeder poste in una zona con molti ambienti naturali e biotopi particolari ed il paese di Montagna tramite il percorso del Pinot nero/Blauburgunderweg (QUI la “pillola” correlata alle rovine di Castelfeder e QUI quella sul Percorso del Pinot nero).

Ora e la Bassa Atesina viste dall’alto

Zona centrale di Ora

Vicoli che salgono nella parte più elevata del paese ove è posta anche la Chiesa di Santa Maria

Chiesa di Santa Maria

Maniero Happacherhof

Vigneti di Ora

Vista su Ora lungo il sentiero che collega Ora a Montagna facente parte del percorso del Pinot Nero

Castelfeder

Ora ed i suoi meleti e vigneti in inverno dopo una nevicata

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Vendemmia nei vigneti di Appiano sulla Strada del Vino – Oltradige – autunno

La coltivazione dell’uva per la produzione vinicola è un’attività importantissima in varie zone del Sudtirolo come, soprattutto, in Oltradige/Überetsch ad Appiano sulla Strada del Vino/ Eppan an der Weinstraße ove l’attività vinicola vanta una storia di oltre 2000 anni (QUI la “pillola” sul comune di Appiano).

Appiano giace, infatti, in una zona idilliaca collinare tra vigneti e meleti ai piedi dei monti della catena della Mendola/Mendel ed ospita oltre 20 produttori di vini, spumanti e distillati che coltivano ben 15 vitigni diversi.
Grazie al clima mite, con 300 giorni di sole, e alla peculiare conformazione del terreno, la zona collinare fra i laghi di Monticolo, la Costiera della Mendola e i numerosi castelli offre le condizioni ideali per la viticoltura.

Per tutti gli operatori del settore vinicolo, dopo aver curato terreni e piante lungo tutto l’anno, ad inizio autunno comincia, finalmente, la vendemmia che è il periodo più importante per i coltivatori d’uva delle zone come Appiano e la Strada del Vino.
Durante la vendemmia moltissime persone sono impegnate nella raccolta dell’uva; la vendemmia segue regole e modalità ben precise, perfezionate, come detto, nel corso di secoli di attività.

L’uva viene poi raccolta in appositi contenitori e deve essere trasportata il più velocemente possibile alle cantine, in cui viene effettuata la vinificazione, per evitare danni o fermentazione dei grappoli.

In questo importantissimo periodo della vendemmia ad Appiano vengono organizzati anche molti eventi enogastronomici e culturali collegati, come Castelmusika che si tiene in ottobre, oltre a degustazioni e manifestazioni presso le diverse cantine e produttori della zona.

Foto raccolte negli anni durante la vendemmia ad Appiano © Alex Filz-eppan.com

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Associazione Turistica Appiano
Piazza Municipio 1 – 39057 Appiano (BZ)
Telefono 0471 662206 Fax 0471 663546
Sito internet www.eppan.com E-mail: info@eppan.com

L’ufficio informazioni è aperto nei seguenti orari: lunedì-venerdì ore 8.30 – 18.00;  sabato 9.00 – 13.00 e 14.00 – 17.00

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Castelfeder – Bassa Atesina – primavera 2021, 2022 e 2024

Nella Bassa Atesina/Unterland, tra il fondovalle nei comuni di Ora/Auer e Egna/Neumarkt e il paese di Montagna/Montan posto sui pendii circostanti con vigneti, si trova la collina di Castelfeder (QUI la “pillola” sul paese di Ora, QUI quella sul borgo di Egna e QUI quella sul paesino di Montagna).

Sulla collina si trovano varie rovine di insediamenti costruiti in epoche diverse ed anche se oggi non rimane tantissimo delle strutture costruite nei millenni però si può avere un’idea dell’importanza strategica che rivestiva questo luogo.

La collina di Castelfeder è, infatti, dominante sul vicino fondovalle ed è, quindi, stata storicamente sempre molto importante; inoltre questa posizione garantisce ottimi panorami su tutto il fondovalle e la catena della Mendola/Mendel.

Lungo i versanti assolati della collina sono tracciati vari sentieri che permettono di visitare le rovine e si trovano, inoltre, vari pannelli illustrativi di geologia, flora e fauna presenti nei vari ambienti, aridi, paludosi e boscosi che si incontrano lungo il percorso.

Partendo direttamente dal paese di Ora si trovano diversi punti per intraprendere la salita all’area di Castelfeder; uno dei punti di partenza più noti si trova presso l’area sportiva di Ora.
Cominciando l’escursione dall’area degli impianti sportivi si può compiere un giro ad anello, descritto nelle foto sottostanti, di 200 metri di dislivello in salita e discesa e circa 4 chilometri di sviluppo totale, che tocca molti degli ambienti e punti di interesse offerti dall’area di Castelfeder.

QUI il link YouTube al video sul giro di Castelfeder

All’area sportiva di Ora

Salendo nel primo tratto nel bosco

Tratto pianeggiante lungo l’area della torbiera

Tratto sulla “Via romana”

Salendo alle rovine di Castelfeder

Zona sommitale della collina di Castelfeder con le antiche rovine e vista panoramica sulla Bassa Atesina

Prima parte della discesa lungo le mura bizantine

Punto panoramico lungo la discesa

Tratto nel bosco in discesa

Zona di torbiera con il Lago Nero/Schwarzsee

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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Valle della Primavera/Frühlingstal – Oltradige – fine inverno/inizio primavera 2021, 2022, 2023 e 2024

Ad inizio primavera, anche in Alto Adige/Südtirol, a bassa quota sbocciano fiori e gemme con l’allungarsi delle giornate. Tra i posti più rinomati in questa stagione nell’area sudtirolese troviamo la Valle della Primavera/ Frühlingstal in Oltradige/Überetsch nei pressi del Lago di Caldaro/Kalterer See (QUI la “pillola” sul Lago di Caldaro).

In questa valle, verso la fine dell’inverno e inizio della stagione primaverile, è possibile osservare le fioriture dei tipici fiori “Falso bucaneve” e “Fegatella”; in particolare il Falso bucaneve/Schneeglöckchen è il fiore simbolo di questa valle in quanto è endemico di queste zone dell’Alto Adige/Südtirol.

La Valle della Primavera offre un bel percorso che, partendo dal Lago di Caldaro nel comune di Caldaro sulla Strada del Vino/Kaltern an der Weinstraße, porta verso il paese di Monticolo/Montiggl e gli omonimi laghi nel comune di Appiano sulla Strada del Vino/Eppan an der Weinstraße (QUI la “pillola” sui Laghi di Monticolo e QUI quella su Appiano sulla Strada del Vino).

Lungo il percorso, dalla pendenza moderata ma con breve tratto un po’ più ripido, contrassegnato dal numero 20, prima su strada forestale poi con sentiero nel bosco, si possono ammirare in primavera le tipiche fioriture, godere del percorso nella vegetazione e dei panorami verso il paese di Caldaro/Kaltern e la Mendola/Mendel (QUI la “pillola” sul paese di Caldaro).

La Valle della Primavera, seppur senza fioriture, è comunque una meta interessante anche nelle altre stagioni, quando i molti frequentatori del Lago di Caldaro scelgono il percorso nel bosco della valle per una divagazione naturalistica.

Dettagli dei fiori nella Valle della Primavera

Falso Bucaneve

Fegatella

Lungo il tratto dal Lago di Caldaro alla Valle della Primavera

Panorami sul paese di Caldaro, il Lago di Caldaro e la Mendola

Lungo la Valle della Primavera

Laghi di Monticolo ancora gelati ad inizio primavera

Scopriamo QUI altre pillole sull’Oltradige e la Bassa Atesina


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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Castel Firmiano/Sigmundskron – Oltradige – agosto 2020

In Alto Adige/Südtirol sono presenti moltissimi castelli e rocche e, tra quelli più famosi e ben conservati, spicca Castel Firmiano/Sigmundskron, che si trova nel comune di Appiano/Eppan in Oltradige/Überetsch, dominante la conca di Bolzano (QUI la “pillola” sul comune di Appiano e QUI quella sugli altri castelli di Appiano).

Il castello, uno dei simboli più conosciuti dell’Alto Adige, è già citato prima dell’anno 1000 ed è passato nelle mani di diversi proprietari trentini e tirolesi. Dal 1976 il castello è di proprietà della Provincia autonoma di Bolzano e dal 2003 ospita anche uno dei Mountain Messner Museum con tantissimi reperti e oggetti dedicati al mondo della montagna, delle scalate e dell’Himalaya.

Nel castello sono presenti anche una caverna dei cristalli, uno shop e un posto di ristoro e, dal percorso di visita, si godono bellissimi panorami verso la Mendola/Mendel, la Valle dell’Adige/Etschtal, il Gruppo di Tessa/Texel Gruppe e Bolzano/Bozen e la sua conca (QUI la “pillola” sulla città di Bolzano).

Il connubio tra interesse paesaggistico, storico e museale è un’ottima iniziativa di marketing per offrire al visitatore un’esperienza a 360°.

Struttura di Castel Firmiano

Sculture tibetane poste nell’area dentro le mura

Reperti tibetani

Nella caverna dei cristalli

Area del museo legata alla montagna (in particolare l’Himalaya)

Vista dal castello sulla città di Bolzano

Ristorante nel castello


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Associazione Turistica Appiano
Piazza Municipio 1 – 39057 Appiano (BZ)
Telefono 0471 662206 Fax 0471 663546
Sito internet www.eppan.com E-mail: info@eppan.com

Per informazioni riguardanti specificatamente il Museo di Castel Firmian è possibile contattare i seguenti recapiti:
Tel. 0471 631264 – Sito internet: www.messner-mountain-museum.it/

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Scopriamo QUI altre “pillole” sui castelli e rocche del Sudtirolo


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