Roma

Roma, "vietato sedersi" sulla scalinata di Trinità dei Monti. Ora si può solo transitare

Turisti stupiti per la disposizione del nuovo regolamento della polizia urbana che tutela i 135 gradini patrimonio dell'Unesco. Sgarbi: "Provvedimento eccessivo, di stampo fascista". Favorevole Battistoni: "Recupero della civiltà"
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 Trinità dei Monti, vietato sedersi: "Signore si alzi, c'è un regolamento - ammonisce l'agente della polizia locale al cronista dell'Adnkronos - non si può stare seduti". I turisti storcono il naso, ma obbediscono. Non hanno altra scelta. Così a metà mattina la scalinata di Trinità dei Monti è deserta. Otto caschi bianchi vigilano che nessuno si sieda più sui 135 gradini patrimonio dell'Unesco.

La misura è l'effetto delle disposizioni contenute nel nuovo regolamento di polizia urbana licenziato dal Campidoglio, che oltre al divieto di mangiare a ridosso dei monumenti di pregio, di bere attaccandosi ai 'nasoni' delle fontane, dal 5 luglio dispone, a salvaguardia delle zone monumentali, il divieto, "anche solo di sedersi", spiegano i vigili, in azione sui marmi della scalinata inaugurata nel 1725 da Papa Benedetto XIII.

Le sanzioni 'anti-bivacco' variano dai 160 ai 400 euro. I turisti protestano. "Capisco chi mangia, ma perché non ci si può più neanche sedere, è assurdo", attacca Marcos Morales, un messicano 35enne insieme a Laura, la sua ragazza. Gli agenti della polizia locale fischiano di continuo, "facciamo rispettare il regolamento comunale - ripetono - si può solo transitare".

"Provvedimento eccessivo, quasi fascista" tuona Vittorio Sgarbi.  "Va bene la tutela del monumento, ovviamente il fatto che non si possa mangiare sui marmi, ma il divieto di sedersi è davvero eccessivo. Mi sembra un provvedimento di stampo fascista che il Comune sarà costretto a rivedere. Perché da che mondo è mondo il viaggiatore di passaggio si siede sui gradini e si ferma ad ammirare il paesaggio", la bellezza della piazza patrimonio dell'Umanità conclude il critico d'arte:

E sulla proposta avanzata da più parti già nel 2016, a seguito del restauro finanziato dalla Maison Bulgari, di chiudere di notte il monumento con una cancellata per proteggere la scultura, Sgarbi aggiunge: "E' una idiozia, la scalinata in quanto tale deve rimanere aperta al passaggio il giorno e la notte".

Totalmente favorevole al provvedimento invece lo stilista Gianni Battistoni presidente dell'associazione via Condotti. "Questa misura è un piccolo recupero di civiltà, la scalinata è un capolavoro di arte, su tutti i capolavori non ci si siede. Altrimenti non è possibile godere della bellezza del paesaggio perché ci sono le persone accampate".

"Siccome per controllare chi mangia o beve liquidi che rischiano di danneggiare i marmi ci vorrebbe un vigile per ogni persona - osserva Battistoni - è meglio è che sia vietato sedersi. Uno transita, passa e va via. Finalmente possiamo dire che la scalinata è stata restituita alla città. È un fatto positivo. Stamattina sono passato di lì e la vedevo già rinata".

E sulla proposta che risale a tre anni fa di tutelare il monumento la notte chiudendolo con una cancellata, "adesso la piazza è vigilata da militari e telecamere - ragiona Battistoni - la situazione mi sembra abbastanza tranquilla, non serve più. Piuttosto cerchiamo di sostenere questo provvedimento che finalmente tutela la piazza. Bene ha fatto il Campidoglio", conclude Battistoni.





 
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