mercoledì 3 maggio 2023
Si tratta di un 80enne uscito in bicicletta e di un 78enne morto nel crollo di un casolare. Sott'acqua parte della città di Faenza, il sindaco: "Non uscite". Disagi per la circolazione
Allagamenti a Castel Bolognese, tra Imola e Ravenna

Allagamenti a Castel Bolognese, tra Imola e Ravenna - Ansa

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Due morti e centinaia di persone che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni. E' il drammatico bilancio dell'annunciata ondata di maltempo che da ieri sera ha investito l'Emilia Romagna, in particolare il Ravennate.

Le vittime sono due anziani. Un 80enne uscito in bicicletta è stato travolto stamani, a Castel Bolognese (Ravenna), dalle acque del fiume Senio esondato. L'anziano avrebbe percorso una strada chiusa. Nel crollo di un casolare per uno smottamento, a Fontanelice nel Bolognese, è rimasto ucciso un uomo di 78 anni. Non ci sono dispersi: l'altra persona che si pensava, in un primo momento, fosse nell'abitazione è stata rintracciata.

Danni e disagi in tutta la pianura fra Bologna e Ravenna per le precipitazioni consistenti e protratte: fiumi esondati, allagamenti, strade bloccate e persone fatte evacuare per il rischio di esondazioni. Oltre 400 gli interventi dei vigili del fuoco, nella notte: inviate in rinforzo sezioni operative da Veneto e Lombardia, mezzi anfibi da Lombardia e mezzi movimento terra dalla Toscana. In campo anche l'esercito. "Abbiamo assistito a un'ondata di maltempo che non ha precedenti storici per la pioggia caduta ininterrottamente in 48 ore" ha detto il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.

Da metà mattina la pioggia ha smesso di flagellare le aree colpite dalle piene, dove gli affluenti del fiume Reno hanno rotto gli argini in più punti. Oltre a far defluire la piena, il fatto che abbia smesso di piovere rende anche meno complicate le varie operazioni di protezione civile.

Almeno 450 evacuati nel Ravennate. Scuole chiuse

La situazione più critica è nel Ravennate, dove sono almeno 450 gli evacuati per lo più nei comuni ai confini con l'Imolese. In molti centri sono stati predisposti palazzetti dello sport, palestre e altre strutture per l'accoglienza.

Nella notte si sono concluse le operazioni di evacuazione di altri 60 residenti a Conselice, dopo la rottura del Sillaro avvenuta nel pomeriggio di ieri. Sgomberate un centinaio di persone a Biancanigo di Castel Bolognese (Ravenna). "E' una situazione molto difficile, è crollato un pezzo di argine e abbiamo evacuato una frazione predisponendo il palazzetto per l'accoglienza" dice all'Ansa il sindaco Luca Della Godenza. "Abbiamo chiuso le scuole per precauzione e ci sono grossi disagi agli spostamenti per lo stop dei treni e per l'acqua che ha invaso la via Emilia". Un'ordinanza di evacuazione anche nel comune di Lugo di Romagna, dove preoccupa la situazione del fiume Santerno a Cà di Lugo.

Il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, raggiunto dall'Adnkronos, racconta: "Siamo andati avanti tutta la notte ininterrottamente a monitorare la situazione, abbiamo avuto criticità su quasi tutti i fiumi, soprattutto nella zona nord. In particolare, il fiume che finora ha fatto più danni è il Lamone, non solo a Faenza, ora ne sta producendo di gravi anche a Bagnacavallo. Noi stiamo concentrando tutti i nostri sforzi in termini di protezioni con sacchi nel punto in cui il fiume incrocia la statale 16, all'altezza di Mezzano-Glorie". "La provincia ha già subito danni ingentissimi - aggiunge - mentre il comune Ravenna ancora no. Ora tutta la partita si gioca sulla tenuta di Mezzano. Abbiamo già pronto un piano di evacuazione in caso di necessità".

Sott'acqua parte della città di Faenza. "State in casa"

Un centinaio di evacuati nel territorio di Faenza (Ravenna), per l'esondazione dell'acqua a causa della confluenza del Marzeno con il Lamone. Parte della città di Faenza è sott'acqua. Diverse persone sono bloccate ai piani alti delle case. Il sindaco Massimo Isola ha chiuso le scuole di ogni ordine e grado così come fatto negli altri comuni limitrofi. Numerose strade faentine sono chiuse al traffico. "Vista le criticità si invitano i cittadini, oggi, per quanto possibile, a restare a casa. E' necessario - scrive il primo cittadino - lasciare libere le strade per agevolare il transito dei mezzi di soccorso".

Disagi alla viabilità per frane e smottamenti

Sulla strada statale 9 Via Emilia, informa l'Anas, è chiuso per esondazione del fiume Senio il tratto dal km 69,425 al km 69,625 a Castel Bolognese, in provincia di Ravenna. A causa di frane e smottamenti, sulla strada statale 65 della Futa sono chiusi, nel territorio comunale di Loiano (Bologna), i tratti stradali: dal km 75,000 al km 76,100, con deviazioni del traffico sulla viabilità locale, e ai km 77,000-82,500 qui il percorso alternativo prevede per i veicoli leggeri il transito su Via Panoramica e su via Guarda nel comune di Loiano. Per i mezzi superiori alle 3.5 tonnellate diretti in direzione Toscana è prevista l'inversione di marcia al km 83,1000 mentre per i veicoli in direzione Bologna inversione al km 72,000 nei pressi della rotatoria nel comune di Loiano.

Stamani è stata chiusa anche la strada statale 16 nel Ravennate all'altezza di Mezzano, per il rischio esondazione. Si tratta di uno snodo nevralgico tra Ravenna e il Ferrarese.

Circolazione ferroviaria sospesa tra Faenza e Forlì

A causa del maltempo è stata sospesa la circolazione ferroviaria fra Faenza e Forlì (linea Bologna-Rimini), Russi e Lugo (linea Bologna-Ravenna), Russi e Granarolo (linea Faenza-Ravenna) e fra Lavezzola e Mezzano (linea Ferrara-Ravenna). La sospensione, spiegano le Fs, è stata resa necessaria per l'innalzamento del livello di guardia dei fiumi Montone, Lamone, Senio e Santerno dovuto alle forti e prolungate piogge. Sul posto tecnici di Rfi in contatto con Prefettura e Protezione Civile.

Il livello del Po salito di 1,5 metri in 24 ore. Danni all'agricoltura

Il livello del fiume Po si è alzato di oltre 1,5 metri nelle ultime 24 ore. E' quanto emerge dal monitoraggio del livello idrometrico effettuato dalla Coldiretti al Ponte della Becca analizzando lo stato del più grande fiume italiano rappresentativo della sofferenza dei corsi d'acqua gonfiati per le piogge con straripamenti ed esondazioni.

Nelle campagne sono finiti sott'acqua seminativi, frutteti, vigne con danni alle strutture e alla viabilità stradale e ferroviaria. La situazione più grave è in Emilia Romagna, ma danni si registrano anche in Puglia nell'area del Salento, con alberi sradicati e strade bloccate, e in Sicilia soprattutto nel Messinese con frane e smottamenti e viabilità compromessa nell'area dei Nebrodi.

Con l'ondata di maltempo, continua la Coldiretti, salgono i danni provocati dagli effetti dei cambiamenti climatici all'agricoltura che hanno superato i 6 miliardi di euro nell'ultimo anno.

Le piogge hanno però rappresentato anche una boccata d'ossigeno per i grandi laghi del Nord che, secondo il monitoraggio della Coldiretti, stanno riprendendo vigore dopo settimane di magra quasi estiva. Se il Garda è ancora poco sopra i livelli minimi storici con un riempimento ad appena il 43%, va meglio per il Maggiore che ha sfondato il 72% di riempimento, mentre il Como ha superato il 54% e l'Iseo sfiora il 69%.

Bonaccini: chiederemo lo stato di emergenza

Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini ha ringraziato la premier Giorgia Meloni per la vicinanza dimostrata nel corso di una telefonata in mattinata. "Insieme alla vicepresidente Irene Priolo, siamo in contatto costante con il Governo e la Protezione civile - ha detto -, e siamo già al lavoro per chiedere la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale; faremo tutto ciò che serve per garantire assistenza e sostegno alle persone coinvolte, per i danni e le conseguenze del maltempo che si è abbattuto sulla nostra regione, in particolare la Romagna".

Anche la deputata di Forza Italia Rosaria Tassinari, coordinatrice regionale del partito, ha annunciato che interverrà a Montecitorio "per chiedere al governo di valutare lo stato di emergenza per tutta la regione".

Stamani il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, aveva scritto su Facebook: "Siamo in contatto continuo con il Capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio per l'ondata di maltempo che si è abbattuta sull'Emilia Romagna. Il governo è a fianco delle popolazioni in difficoltà: oggi per l'emergenza, che andrà accompagnata con adeguate risorse economiche, ma fin da subito per accelerare quegli interventi che servono alla sicurezza del territorio. Forza Emilia Romagna!".

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