A Simeri Crichi è primato di solidarietà

“A Simeri Crichi è primato di solidarietà. Il centro del catanzarese è il primo Comune calabrese ad aver attivato la disability card, la carta della disabilità europea.

La misura prevede inoltre collaborazioni virtuose con Fondazione Politeama, Nido di Seta di San Floro, Teatro Incanto di Catanzaro e il Museo Civico di Taverna. L’atto è in vigore dopo che l’Ente Comunale catanzarese ha stipulato una convenzione con il Dipartimento per le politiche in favore delle persone con disabilità, incardinato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’iniziativa, sospinta in origine dalla Commissione Straordinaria alla guida del Comune – composta da Aldo Lombardo, Salvatore Tedesco e Marialuisa Tripodi – ha visto una sinergica e virtuosa cooperazione tra l’Ente e la realtà del tessuto economico sociale dell’ambito delle politiche sociali di Catanzaro. Ma in cosa consiste la disability card? Oltre all’accesso prioritario negli uffici pubblici comunali, prevede l’ingresso gratuito per chi abbia la disabilità e la riduzione del 50% del costo per l’accompagnatore.

E qui risalta il lavoro portato avanti dall’ufficio “servizi alla persona” che ha trovato gli accordi e predisposto i protocolli d’intesa con realtà virtuose quali Fondazione Politeama, Teatro Incanto, Nido di Seta di San Floro, Museo Civico di Taverna. In tutti questi siti varrà l’ingresso gratuito per il possessore della card e agevolato per l’accompagnatore. La disability card è rilasciata dall’Inps e può essere richiesta da tutti gli invalidi civili maggiorenni che abbiano una invalidità certificata pari o maggiore al 67%. La misura assume un valore grandissimo e dimostra l’attenzione della comunità che si è cristallizzata con la firma apposta dal Presidente della Commissione Straordinaria, Aldo Lombardo, sulla convenzione controfirmata dal Capo Dipartimento, Consigliere Antonio Maria Caponetto.ù

Da qualche settimana, dunque, il nome di Simeri Crichi campeggia sul sito dedicato all’elenco dei Comuni convenzionati ed è un esempio virtuoso in tutta la Calabria, che si allinea a grandi città come Ferrara, Verona, Venezia, per citarne alcuni. La dimostrazione che si può lavorare riservando grande attenzione a chi soffre, dimostrando una sensibilità che troppo spesso è trascurata e che invece è capace di risolvere più di qualche problema nelle nostre comunità, creando collante sociale e coesione.”