Bodio

La Vecchia Biaschina tra storia ed esigenze moderne

L’Azienda elettrica ticinese lancia un concorso per la riqualificazione dell’area industriale, che ospita quella che è stata la prima grande centrale idroelettrica lungo il fiume Ticino in Leventina – L’obiettivo è conservare l’eredità del luogo, coniugandola con i bisogni di oggi
La centrale Vecchia Biaschina, in esercizio fino al 1988. © Mattei/Archivio AET
Red. Bellinzona
18.08.2021 17:24

Lifting in vista per la zona della Vecchia Biaschina. L’azienda elettrica ticinese (AET), infatti, ha indetto un concorso di progetto per la riqualificazione dell’area della sua (ex) centrale idroelettrica nella zona industriale di Bodio.
Costruita tra il 1906 e il 1911 e mantenuta in esercizio fino al 1988, la Vecchia Biaschina è stata la prima grande centrale idroelettrica realizzata lungo il fiume Ticino in Leventina. Attorno ad essa si è sviluppata l’area industriale della bassa valle e con il suo riscatto nel 1958 ebbe inizio la storia, appunto, dell’AET.
«Oggi lo storico edificio ospita l’officina meccanica di AET e negli stabili che lo circondano si concentra parte delle attività che l’azienda svolge in Leventina», si ricorda in una nota. «Nel 2017 AET ha deciso di dare un nuovo impulso al comparto insediandovi una serie di attività didattiche: il Campus formativo Bodio (centro di formazione per apprendisti creato in collaborazione con le principali realtà industriali operanti nella regione); il centro di formazione continua e per apprendisti di Elettricità della Svizzera italiana (ESI); e di recente il centro di formazione per apprendisti dell’Associazione industrie metalmeccaniche ticinesi (AMETI)». Uno sviluppo delle attività didattiche che è stato accompagnato dalla ristrutturazione e dall’ampliamento di alcuni stabili. E oggi l’area dispone di aule per la didattica, laboratori e una mensa in grado di soddisfare le necessità di oltre 50 studenti.

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Per completare l’opera di riqualificazione del comparto, come detto, AET dunque ha indetto un concorso di progetto per la sistemazione dell’intera area, che prevede il rinnovo di stabili storici, nuove edificazioni e la valorizzazione di tutti gli spazi esterni. Il concorso è destinato a gruppi di lavoro interdisciplinari composti da architetti, ingegneri e specialisti nell’ambito delle costruzioni. I gruppi interessati alla preselezione sono possono presentare le proprie candidature all’AET entro venerdì 3 settembre. Il bando è stato pubblicato sul Foglio Ufficiale del Cantone Ticino il 30 luglio 2021 ed è consultabile sul sito simap.ch (Concorso di progetto per gruppo mandatario interdisciplinare, con procedura selettiva, per la progettazione del riordino comparto AET di Bodio). «AET auspica con questo concorso di dar vita a un progetto che sappia valorizzare l’eredità storica del luogo, coniugandola con le esigenze dei suoi attuali utenti», conclude la nota.