Bellinzonese

Raccolta firme per il futuro dell'Ostello di Cresciano

Il gruppo promotore «Diamo un futuro all'Ostello di Cresciano» chiede al Consiglio di Stato di riconsiderare il progetto attuale di foyer per minorenni non accompagnati
©CdT/Gabriele Putzu
Red. Online
25.07.2023 22:32

Il gruppo promotore «Diamo un futuro all'Ostello di Cresciano» ha inviato ieri una lettera con 758 firme (oggi diventate 790) al Consiglio di Stato per chiedere di riconsiderare il progetto di foyer per minorenni non accompagnati, la cui domanda di costruzione  è stata pubblicata oggi, mentre il termine di pubblicazione si concluderà il 30 agosto. Di seguito la lettera del gruppo promotore:

«Con la presente ci permettiamo di chiedere un confronto trasparente e sincero in merito alla volontà del DSS di creare un foyer di accoglienza per minori non accompagnati nella struttura che, per 10 anni, con successo, ha funto da ostello, ristorante e bar nel Quartiere di Cresciano del Comune di Riviera. La notizia della chiusura dell’Ostello di Cresciano ha creato non poca sorpresa e altrettanti dubbi tra la popolazione, tanto che nel marzo scorso è stata condotta una prima raccolta firme spontanea, sottoscritta da 287 cittadine e cittadini residenti nel Quartiere, nel Comune e in tutta la regione. Le firme sono state consegnate al Municipio di Riviera affinché si adoperasse ad avviare una discussione in favore di una soluzione che permettesse di mantenere questa importante struttura di aggregazione e di ospitalità turistica di interesse locale, regionale e non solo. Il Municipio ha poi indetto una serata informativa per la popolazione a cui hanno partecipato i rappresentanti di Croce Rossa, dell’Ufficio dei richiedenti d’asilo e dei rifugiati e della Divisione dell'azione sociale e delle famiglie che hanno spiegato il nuovo progetto. Dopodiché ha invitato le promotrici e i promotori della raccolta firme a un incontro, durante il quale le parti hanno avuto modo di esprimere le proprie idee e proposte. Purtroppo però i dubbi esistenti non sono stati fugati e il progetto è già pronto, studiato nei dettagli e secondo gli ideatori è il migliore possibile in quel luogo. Da parte nostra siamo prima di tutto amareggiati per le modalità e le tempistiche che ci mettono davanti al fatto compiuto quando invece si sarebbero potute trovare soluzioni migliori nell’interesse di tutti, ad esempio inserendo un progetto sociale con funzione di Ostello a tutti gli effetti ed integrando anche servizi per la popolazione come una mensa scolastica per i bambini del Quartiere e luogo d’incontro per ateliers. Questi sono solo alcuni progetti che si potrebbero realizzare. Invece, con le trattative portate avanti finora, si è di fatto decretata la morte di una struttura molto apprezzata che fungeva da punto di incontro e aggregazione per la popolazione, in particolare le famiglie, situata nel nucleo in un Quartiere che attualmente non ha altro da offrire. Ci ritroveremo così con una struttura di difficile e forzato inserimento le cui caratteristiche mal si confanno al contesto. L’ipotesi di insediare un foyer presso l’Ostello di Cresciano è doppiamente discutibile perché preclude ogni futura possibilità di una nuova gerenza o un’ulteriore nuova destinazione totalmente aperta alla comunità residente. La Riviera con la sua natura selvaggia è una meta molto conosciuta a livello mondiale e frequentata da chi pratica discipline come il river rafting, il canyoning e simili. Cresciano lo è in particolare per il bouldering, come testimonia il regolare afflusso di appassionati. Questo turismo è una delle poche fonti di cui disponiamo e come tale va sostenuto. L’Ostello ne è il cuore. È l’unica struttura ricettiva che offre vitto e alloggio nel Comune andando a completare i servizi offerti nel settore: non possiamo perderla. L’Ostello è inoltre una carta da visita per la regione, presente in molteplici guide turistiche e materiale promozionale. Consapevoli della difficile situazione delle persone ospiti di un foyer, riteniamo che le soluzioni debbano essere ricercate in centri con maggiori servizi che ne favoriscano l’integrazione, la socializzazione e la mobilità. Luoghi più idonei di Cresciano e dell’Ostello non mancano di certo. Riviera è già ora considerato un Comune dormitorio e il reddito pro capite è nettamente inferiore a quello cantonale (è ca. 1/3). L’arrivo del foyer non ne migliora la difficile situazione e non offre alla comunità la prospettiva di una ricaduta positiva, né sociale né economica.

Alla luce di quanto esposto, chiediamo a voi, onorevoli Consiglieri e onorevole Consigliera di Stato, di voler riconsiderare il progetto attuale di foyer, di non privare la popolazione residente di un punto di aggregazione rilevante, di non togliere a un Comune un punto di riferimento turistico importante per imporre una destinazione d'uso che sappiamo già oggi essere inadeguata. Ve lo chiediamo a nome della nostra comunità e delle sue necessità».