Chi è appassionato di calcio, soprattutto quello regionale, non vorrebbe mai leggere fatti di questa gravità per una partita di pallone, ma purtroppo il caso Azzurra-Lme continua più forte che mai, soprattutto dopo le dichiarazioni del presidente del Lavarian Mortean Esperia, Arduino Pattaro, pubblicate ieri. Oggi è pervenuta alla nostra redazione la replica da parte del direttore sportivo dell’Azzurra Premariacco, Cristian Ferro, che spiega la sua versione dei fatti che fa emergere fatti gravi e deprecabili. Di seguito le dichiarazioni integrali del direttore: “Non è stato esagerato chiamare i Carabinieri perché sin dal primo minuto di partita, più che giocare a calcio, si è verificata una caccia all’uomo nei confronti dei nostri giocatori. Noi abbiamo aspettato prima di commentare l’accaduto perché non era nostro intento continuare ad aizzare gli animi, in quanto in settimana ci saremmo aspettati quantomeno una chiamata per sapere come stessero i nostri giocatori dopo l’aggressione ed un mea culpa per quanto accaduto. Ciò non è avvenuto ed è molto grave e sminuire certi tipi di atteggiamento non va bene. L’espulsione di Rosero doveva avvenire anche molto prima di quanto ha fatto l’arbitro, perché se andiamo a guardare le immagini, al 33’, indirizza uno sputo verso Nardella. Mister Candon si permette di dire che Nardella ha detto qualcosa verso il suo giocatore, ma non è successo assolutamente nulla. C’è stato un errore del guardalinee che non ha segnalato questo fatto gravissimo e metà tribuna si è messa ad urlare perché ha visto esattamente cos’è successo. All’intervallo, uscendo dal campo Ietri già riferiva minacce ai nostri due difensori centrali ed il nostro encomiabile accompagnatore ha cercato di tranquillizzarlo dicendo che non era il caso di arrabbiarsi così tanto per una partita di calcio. Al termine della partita con Rosero già espulso, è uscito dagli spogliatoi dove ci sono dei testimoni oculari che hanno riferito ai Carabinieri di un suo colpo al volto di Nardella. Il giorno seguente il calciatore ha dovuto recarsi al pronto soccorso, con prognosi importante e gli sono stati prescritti ulteriori esami. Dopo l’accaduto è stato informato l’arbitro e, come uscito da comunicato ufficiale, ha riferito di non aver visto perché era già nel suo spogliatoio. A partita ampiamente conclusa, dopo aver fatto la doccia, Ietri continuava a proferire frasi offensive nei confronti dei nostri calciatori a tal punto di aspettare Bucovaz dalla tribuna per poi ricoprirlo di frasi ingiuriose ed inaccettabili. Prego la Procura Federale di intervenire immediatamente e prego il presidente Canciani di fare da intermediario, facendo leggere le accuse inaccettabili di Pattaro nei confronti della nostra società e dell’arbitro, di cui non so neanche il nome e che non ha nessun tipo di legame con la nostra società. Prego la Lega Nazionale Dilettanti di acquisire e visionare l’organigramma della società Azzurra Premariacco e vedere se nel nostro organico è presente il nominativo dell’arbitro. Abbiamo testimoni oculari che hanno confermato tutto ciò ai Carabinieri e per il ritorno chiederemo di mettere la gara tra quelle a rischio. Spero che il presidente dell’AIA  Regionale Andrea Merlino prenda completamente le distanze da quanto dichiarato dal presidente Pattaro sull’arbitro ed una presunto legame con la nostra società, che ovviamente è pura invenzione”.

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