Serie tv, ecco quelle più belle girate in Alto-Adige

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A volte non c’è nemmeno bisogno di muoversi dal divano per poter apprezzare le bellezze di un territorio. È sufficiente, infatti, dare uno sguardo a una delle tante serie tv che sono state ambientate in Alto-Adige, per scoprire quanto sono meravigliosi i suoi paesaggi. È chiaro che vederli dal vivo è un conto, ma se non si ha la possibilità di viaggiare, si può anche pensare di farlo solo con la visione e l’immaginazione.

Le serie tv sono ormai un prodotto più che affermato nel mondo dell’intrattenimento. Non a caso, come fatto notare da questa infografica sulle serie tv, ce ne sono alcune che si dilungano in misura davvero notevole, durando addirittura per vari anni. D’altro canto, chi ha la passione per le serie tv, come messo in evidenza anche sul blog del portale di giochi del casinò di Betway, non si perderà nemmeno una puntata, anche se le stagioni dovessero prolungarsi all’infinito.

Un Passo dal cielo

In quanto a successo di serie tv girate in queste zone, è impossibile trovarne una che possa eguagliare quello raggiunto da Un Passo dal cielo. Si tratta di una ben nota fiction trasmessa in televisione che ha avuto il suo fortunato protagonista in una star della tv e della filmografia italiana, ovvero Terence Hill. Quest’ultimo è presente nelle prime tre stagioni, per poi lasciare il testimone a Daniele Liotti, un altro ben noto attore entro i confini italiani. Una serie tv che è arrivata alla stagione numero sei e che fa registrare numeri in termini di ascolti veramente impressionanti. Tra i paesaggi del Trentino Alto-Adige che si possono ammirare all’interno della fiction troviamo San Candido e il meraviglioso Lago di Braies, oltre che le Dolomiti dell’Alta Pusteria, senza dimenticare il Lago di Dobbiaco, Prato Piazza e le Tre Cime di Lavaredo.

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Curon

Un vero e proprio supernatural drama, dove si fondono insieme la realtà, il mistero e la leggenda. Si tratta di una serie originale della piattaforma di Netflix, di recente produzione. E il legame con il territorio emerge in maniera molto intensa anche dal titolo con cui è stata ribattezzata la serie in questione.

Un paesaggio veramente mozzafiato, quello del lago di Resia, ospita un vero e proprio dramma soprannaturale. Lo spettacolare campanile che tende a emergere in maniera silenziosa, ma altrettanto imponente, dalle acque del lago di Resia è una sorta di ricordo che lì era presente il vecchio paesino di Curon. Si tratta di una serie tv composta da sette episodi, girati sotto la direzione di Fabio Mollo e Lyda Patitucci, con la scrittura di Ezio Abbate, che tanti ricordano come abbia lavorato anche sulla sceneggiatura di Suburra.

Per chi ha visto la serie tv Curon, il primo aspetto che si nota d’impatto è un’atmosfera decisamente spettrale e misteriosa. Ed è un fattore che incanala alla perfezione la trama verso un mistero supernaturale. La parte che resta visibile del campanile non è altro che il simbolo di tutto il resto del paesino che è stato sommerso. E, nella serie, si prova a scendere con l’immaginazione sott’acqua, andando alla scoperta di alcune verità parecchio scomode e altrettanto inquietanti.

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La trama si snoda intorno alla vita di Anna, che è nata a Curon, in piena Val Venosta: partita da piccola, decide di tornare nella sua città natia quando ormai i suoi due figli sono in pieno periodo adolescenziale. La tranquillità del paesino di Curon viene devastata nel momento in cui avviene la scomparsa di Anna, in maniera del tutto misteriosa e oscura. Così, i due figli, Daria e Mario, dovranno mettersi alla ricerca della madre, nel segno di un viaggio ricchi di suspence, misteri, leggende e inquietudine.

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