TRENTO NON CI STA A FARE IL FORTINO ANTIAUSTRIACO
La Provincia si barcamena tra Bolzano, avamposto del capitale germanico, e il ‘centralismo statale sempre in agguato’. Gli sconquassi del Titolo V. Le metamorfosi locali e la rivoluzione del Brennero. Nel contesto europeo, il modello ‘separati in casa’ non paga più.
1. Chissà cosa penserebbe Alcide De Gasperi se oggi osservasse l’autonomia del Trentino Alto Adige/Südtirol. Domanda impossibile, ma non oziosa, che consente di misurare cos’è rimasto immutato e cos’è cambiato dal primo statuto speciale del 1948, figlio dell’accordo firmato il 5 settembre 1946 a Parigi da De Gasperi e dal ministro degli Esteri austriaco Karl Gruber. E soprattutto perché invita a chiedersi, ora che si è alle prese con l’idea di partorire un terzo statuto d’autonomia, se esiste una politica capace di un analogo «sguardo lungo».