Da diverso tempo volevo visitare questo piccolo borgo della provincia di Nuoro dove si trova la casa di Carmelo Floris, artista tra i più importanti del ‘900 sardo e un antico mulino ancora oggi funzionante.

Anche Olzai è uno di quei piccoli centri che dimostra come la Sardegna sia ricca di borghi uno diverso dall’altro, ciascuno con qualcosa di particolare da scoprire, con testimonianze di tempi antichi fino a musei che parlano dell’arte dei nostri tempi.

In questo post troverai i miei consigli su cosa vedere in questo piccolo borgo arroccato a circa 470 m slm nella Barbagia di Ollollai in provincia di Nuoro.

case olzai
Crediti: D.Pipitone Un sardo in giro

Ecco cosa vedere a Olzai

Il Museo Carmelo Floris

Carmelo Floris fu un artista protagonista del ‘900 sardo. Anche se nacque a Bono i genitori furono originari di Olzai e successivamente la sua vita la passò principalmente in questo paese della Barbagia. Formatosi all’Accademia delle Belle Arti di Roma, conobbe importanti artisti come Giuseppe Biasi e Francesco Ciusa.

blogger olzai


Nel 1939 a Parigi incontrò Emilio Lussu che conobbe durante la Prima Geurra Mondiale. Successivamente venne arrestato e condannato per attività sovversive e per questo motivo visse in esilio nelle Isole Tremiti senza smettere il suo lavoro di pittore.
Artista multiforme, sono noti i suoi paesaggi del territorio olzaese, scene di vita agropastorale e ritratti a olio su tela ma realizzò anche diversi lavori in ceramica e si dedicò molto all’incisione.
In particolare si dedicò all’approfondimento della tecnica della xilografia.

studio artista

La casa di Carmelo Floris è oggi un museo. Al suo interno è possibile visitare i diversi ambienti, dislocati su tre piani che si affacciano su un cortile interno, dalla cucina, al soggiorno, le camere da letto e lo studio, tutte contenenti gli arredi originali. Nelle sale si trovano diverse opere pittoriche, scorci di Olzai e ritratti, e diverse incisioni, un po’ di schizzi.


All’ultimo piano si trova lo studio dell’artista, l’ambiente che più colpisce della casa, ricco di libri, cavalletti, tavolozze, colori, pennelli e diversi strumenti per dipingere e decorare, ma anche numerosi schizzi. E’ difficile trovare uno studio d’artista d’epoca, soprattuto in Sardegna, ma il museo consente di immergersi nell’intimità di questo grande pittore che amava rappresentare il paese osservandolo dalle finestre del suo studio.

Orari del Museo 

  • Orario estivo, dal 1 luglio al 30 settembre:
    Giovedì: 10:00 – 12:30
    Venerdì: 10:00 – 12:30; 16:00 – 19:00
    Sabato e Domenica: 10:00 – 13:00; 16:00 -19:00
  • Orario invernale, dal 1 ottobre al 30 giugno:
    Giovedì: 10:00 – 12:30
    Venerdì: 10:00 – 12:30; 15:00 – 18:00
    Sabato e Domenica: 10:00 – 13:00 – 15:00 – 18:00

Per info e visite guidate nel museo: tel. 366.46.25.022

Una passeggiata nel centro storico e l’arginamento

Se andate a Olzai non potete non fare una passeggiata nel centro storico ricco di vicoli e strade lastricate. Le case del paese si distinguono per essere realizzate in blocchetti di granito, contrariamente ad altri borghi della Barbagia, ma similmente a quelli della Gallura. L’atmosfera è molto particolare.

arginamento olzai

Il paese si affaccia lungo il fiume Bisine che cento anni fa venne arginato a seguito di un’alluvione che nel 1921 distrusse numerosi mulini (se ne contano almeno 7!). L’arginamento (s’arzinamentu), realizzato anch’esso in blocchi di granito, rappresenta un’importante struttura ingegneristica nel paese e dona un tocco signorile allo stesso, rendendolo unico e caratteristico. In giro per il centro storico non perdete la visita all’antica chiesa di Santa Barbara risalente al XIII secolo e alla chiesa di Sant’Anastasio.

Chiesa di santa Barbara

Questa chiesa risale al periodo bizantino ma subì diversi interventi. Nel XVIII secolo venne trasformata da chiesa parrocchiale in oratorio per i confratelli di Santa Croce. Colpisce la facciata a capanna con pietra a vista con cornici in trachite rossa e il campanile a vela sul lato sinistro, di dimensioni contenute, sul quale è possibile avvicinarsi tramite una scala esterna.

santa barbara
Chiesa di santa Barbara

Al suo interno un crocifisso ligneo del ‘700 usato per il rito del venerdì santo de s’Iscravamentu e il Retablo della Peste, attribuito al ‘Maestro d’Olzai’.

Quest’opera prende il nome dal voto fatto dalla confraternita di Santa Croce per la fine della peste del 1477. Raffigura una rara Madonna del latte, fasi della vita di Gesù e di Maria e figure dei Santi. Fu realizzato da un pittore un tempo anonimo, oggi identificato con Lorenzo Cavaro proveniente dalla bottega di Stampace.

Chiesa di sant’Anastasio

La chiesa risale al XII secolo in stile gotico-catalano con un facciata a capanna sormontata  da un campanile a vela. L’interno piuttosto essenziale è impreziosito da un Retablo della Madonna con Bambino.

Il vecchio Mulino (Su Mulinu Vetzu)

Dei numerosi mulini un tempo presenti a Olzai ne è rimasto uno, il più grande, tutt’oggi funzionante ma non più usato.

mulino olzai
Chiesa di santa Barbara

In mezzo ad un verde bosco di lecci, ad un’altitudine di circa 558 mt slm, questo mulino risale alla seconda metà dell’800 quando venne fatto costruire da una delle famiglie benestanti del paese. Oggi è un esempio di ingegneria idraulica che segue il mulino di tipo vitruviano. La ruota verticale a cassette, si aziona grazie al movimento dell’acqua, incanalata mediante un camminamento apposito in granito, e il movimento si trasmette attraverso un albero orizzontale ad una macina in pietra posta nella stanza interna.

E’ possibile visitare il mulino contattando il comune in modo da aver accesso alle diverse stanza. Per visite guidate nel mulino: tel. 366-4625022, mail museocarmelofloris@gmail.com. Un locale ospita anche un’antica macina un tempo movimentata con gli asini.

Siti archeologici

Anche il territorio di Olzai custodisce diversi siti archeologici. Pensate che ci sono bei 17 nuraghi tra i quali il nuraghe “Oritti”, “Portoni”, “Sa Femmina” e “Bumbas”. Il Dolmen chiamato” Tumba de su Zigante” è un tipo di “allèe couvert” risalente alla cultura di Bonnannaro o nuragico arcaico  (1800- 1500 a.c.).

tetti olzai

Eventi da non perdere a Olzai

  • Sagra del Fico d’India

Si tratta di una manifestazione dedicata a questo frutto ormai diventato tipico di Olzai. Dovete sapere che in occasione di questo evento, ogni anno a fine settembre, si tiene una gara di ricette a base di fico d’india. A Olzai, in fatti, si prepara “Su Co’one un sapa”, un dolce realizza con frutta secca e la sapa del fico d’India.

  • Tre giorni di pittura“, giunta alla sua quinta edizione che si terrà il 14- 15-16 ottobre 2022. Una buona occasione per conoscere il paese e poter scoprire tra le sue viuzze lastricate e antiche case in granito artisti all’opera. Quest’anno saranno presenti anche gli studenti dell’ Accademia delle Belle Arti “Mario Sironi ” di Sassari.
  • Autunno in Barbagia

Un’occasione da non perdere per scoprire le tradizioni e i sapori del territorio di Olzai è l’evento “Autunno in Barbagia”. Per il 2022 l’appuntamento è per il fine settimana del 17 e 18 dicembre 2022 per la quale si prevedono alcune novità.

  • Biennale dell’Incisione Italiana

Tra gli eventi organizzati a Olzai la Biennale dell’Incisione Italiana, giunta nel 2021 alla terza edizione, raccoglie artisti da tutta la penisola che si dedicano all’arte incisoria.

Come arrivare a Olzai

Per arrivare ad Olzai occorre prendere la SS 131 svoltando per Ottana. Dopo circa 10 minuti si prosegue sulla provinciale Ottana-Sarule per prendere il bivio per Olzai dopo 4 km.

Si ringrazia il personale del Comune di Olzai per l’accoglienza durante la vista e per le informazioni fornite.

Crediti foto: D.Pipitone Un sardo in giro

About the author

Daniele

Nato in Sardegna, ho vissuto a Firenze, Parigi, dove ho iniziato l'attività di blogger con "Un sardo a Parigi" e poi a Roma.
Dopo anni qua e là alla scoperta dell'Italia e di qualche località fuori dal bel paese, ho deciso di tornare in Sardegna per valorizzare e far conoscere la mia bellissima isola, il suo paesaggio, la sua storia e le sue tradizioni. Oltre alle diverse esperienze da vivere, in tutte le stagioni.

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