San Giuliano del Sannio

San Giuliano del Sannio, piccolo paese del Molise, è sito su un colle a circa 627 metri s.l.m. sovrastata da una collina, la Torretta a m. 818 (s.l.m.). ll paese conta circa 1.000 abitanti e dista soltanto 15 Km da Campobasso. La lontananza dalle grandi vie di comunicazione e la totale mancanza di industrie hanno consentito al paese di conservare assolutamente integro il patrimonio ambientale che, di fatto, costituisce una vera e propria riserva naturale, come del resto l'intera Valle del Tammaro.

Attorno al piccolo borgo esplode una ricca vegetazione, di un verde intenso, circondata da fitti boschi. Attraversarli è possibile anche grazie ai molti percorsi, come quello del CAI dedicato ad un cittadino illustre del passato: Il Botanico Nicola Antonio Pedicino, scienziato di valore che (nel 1872) nella metà del 1800 diede vita all’orto botanico di Portici, in provincia di Napoli. Egli stesso fu tra i fondatori del CAI di Napoli.

Alla base di questa ricca vegetazione, tutto viene cullato dallo scorrere perpetuo dell’acqua. L’acqua è una risorsa abbondante nella zona. Numerose le sorgenti, le fontane lungo i percorsi antichi. Lungo il corso e in bella vista la fontana, il monumento più caro ai sangiulianesi del quale vanno fieri. Infatti prima che l’acqua arrivasse in casa la fontana mandava, giorno e notte dalle sue cinque cannelle, acqua fresca e leggera delizia e ristoro dei viandanti ma anche motivo di invidia per gli altri paesi.

La generosità della terra fu sfruttata, fino a tempi relativamente recenti, per azionare numerosi mulini. La macinazione del grano è stata un elemento fondamentale per lo sviluppo del paese. Anche oggi è possibile visitare una di queste strutture, tuttora in funzione. Seguendo il rumore dell’acqua, si può tornare indietro nel tempo.

Un altro monumento storico è la teglia (il tiglio) un albero maestoso che dovrebbe avere, si dice, perlomeno 150 anni, sostitutivo di un altro tiglio del 1600. L’iscrizione murata accanto alla ex chiesa di San Lorenzo (attuale Teatro San Lorenzo) testimonia questa ultima notizia: ADI 17/di feb/ 1616/ FU PIAN(N)/ TATA LA/TEGLIA La teglia faceva parte della Porta di sopra poiché si trovava dinanzi alle finestre della Gendarmeria e serviva da osservatorio ai cosiddetti cecchini (tiratori scelti fuori delle mura).

L’aspetto del paese è lindo e allegro. Il corso principale, via Roma, è largo e ben asfaltato e confluisce in piazza Libertà dove sorge il Municipio, una volta dimora marchesale.

Chi viene a San Giuliano del Sannio, anche per un solo giorno, resta sorpreso dalla purezza dell'aria, dalla freschezza delle fonti e dalla serenità che un paesaggio quasi incantato riesce ancora ad offrire. Vi è anche un belvedere dove è possibile apprezzare maggiormente gli scenari indimenticabili che offre la Valle del Tammaro, specie quando l'inverno regala abbondanti nevicate che imbiancano i Monti del Matese. Oltre alla Valle del fiume Tammaro e alla catena montuosa del Matese, molto interessanti da un punto di vista paesaggistico e naturalistico, grande rilevanza rivestono i boschi Mandrilli, Defensa e Redole.

 

LE ORIGINI/LA STORIA

Il Paese ha origini che risalgono al fiero popolo dei Sanniti, come dimostra la presenza di mura megalitiche riconducibili a quell’epoca. All’interno del territorio comunale sono conservate, inoltre, importanti tracce di strutture murarie di epoca romana, attribuibili all’impianto di una villa rustica romana di epoca imperiale.

Gli scavi archeologici in corso stanno restituendo abbondante materiale ceramico, colonne, capitelli, sarcofagi, cippi, una tavola lusoria e alcune iscrizioni latine. I reperti attestano l’appartenenza della villa ai Neratii, famiglia che arrivò ad occupare posizioni di vertice nella cultura, nell’amministrazione e nel potere politico dell’Impero. La villa dei Neratii è con buona probabilità una delle più grandi in tutto il territorio molisano. La struttura, nella sua posizione strategica, denota un rapporto di interdipendenza con la vicina città romana di Altilia. Gli scavi archeologici dell’Università degli Studi del Molise stanno raccontando come l’insediamento diede l’avvio ad una forma di colonizzazione agraria e al popolamento stabile della zona. Negli anni, avvicinandosi al Medioevo, il popolamento dell’area si spingerà verso l’alto, qui dove oggi per buona parte sorge il paese di San Giuliano del Sannio.

La prima vera strutturazione del paese, difatti, avviene su di una collina, circondata da pianure e corsi d’acqua. Il centro storico, che ancora oggi conserva la sua struttura originale, è indiscutibilmente di origine medievale (tra IX e XI sec.). Come per tutto il Molise, anche San Giuliano del Sannio si caratterizza per il fenomeno strutturale dell’incastellamento. Ancora oggi, nella parte più antica del paese chiamata “Fosso”, sono distinguibili le mura di cinta con basi a scarpa e fondazioni in parte visibili e in parte agglomerate nell’abitato.

Grazie ad un documento del 1098, si è potuto risalire alla denominazione medievale del borgo Castrum Juliani. Feudo del cavaliere normanno Roberto De Molina, nipote del conte di Bojano Rodolfo de Moulins. Da allora, fino al 1800, diversi i signori feudali succedutisi: (Amerigo di Sus, Guidone da Molino, Cabanno, Mabione, Sanframondo, De Capua D’Altavilla, Carafa, Aniello Longo, Severino Longo. Ultimo signore feudale: Camillo I° (Severino Longo) fino al 1811). Ognuna di queste contaminazioni ha lasciato traccia, in stemmi e simboli su architravi. Ai Severino - Longo è attribuibile il bellissimo palazzo Marchesale, al centro della piazza del paese. 

LEGGENDE

La leggenda racconta che il nome del paese derivi da un giovane chiamato Iuliano che insieme al fratello Sepino girava il mondo. Quest’ultimo un giorno si fermò ai piedi un monte e formò un paese che ancora oggi è chiamato Sepino. Iuliano invece notò una zona di fronte a quella scelta dal fratello e vi fondò San Giuliano. Dalla popolazione fu considerato santo perché fece soltanto del bene.

Un’altra leggenda racconta che il nome del paese derivi da un giovane chiamato Giuliano che avendo litigato con i genitori si era rifugiato nei pressi nell’attuale paese dove si sposò. Un giorno mentre Giuliano era a caccia, la moglie recatasi al mercato, incontrò, senza conoscerli, i genitori del marito, che le chiesero notizia di un giovane chiamato Giuliano. La donna le informò che quello che essi cercavano era suo marito perciò li invitò a casa. Qui mise a sua disposizione il suo letto per farli riposare e si allontanò temporaneamente per fare delle compere. Nel frattempo rientrò Giuliano che viste due persone giacenti nel letto pensando fosse la moglie e l’amante, preso dall’ira li uccise. Uscito sconvolto dalla stanza incontrò la moglie e resosi conto di ciò che aveva commesso disperato fuggì e non tornò mai più. Tale leggenda trova riscontro in una storia famosa più volte raccontata ed anche dipinta durante il Medioevo: la storia cioè di San Giuliano uccisore della madre e del padre.

DA VEDERE 

Chiesa di Sant’Antonio da Padova, chiesa di San Nicola di Bari, chiesa di fontana di Piazza Libertà, resti di abitazione romana, palazzo marche sale, fontana di Piazza Libertà, mostra archeologica permanente, Visitor Center Didattico Theodor Mommsen, Bosco Mandrilli, Passeggiata Carrera, antichi mulini ad acqua.

Tra gli eventi la festa patronale di San Nicola di Bari, La Parata dei Fucilieri, la Notte di Santa Claus, le Notti Rock.